.."Sono io, quella scomoda che non si "trattiene".
Quella dai pensieri
tridimensionali che ti affondano nel cuore passando da uno sguardo.
Quella che non si doma, la geisha silenziosa che ti serve del te' e si nutre d'abbracci.
Quella che non si doma, la geisha silenziosa che ti serve del te' e si nutre d'abbracci.
Sono il graffio incancellabile sulla coscienza
dell'amica che si allontana dopo aver preso la mia energia.
Sono io, quella che si avvicina circospetta perché randagia, bastonata e spaventata...e se la respingi chiede scusa, annusa l'aria e resta acciambellata più in la per sempre.
Io, logorroica con i pochi che non ne riconoscono l'eccezione, io, muta con i più che invece vorrebbero parlare con me.
Sono poesia e risate avvolte in un turbine di scomodi ricci indomabili.
Sono quella che ha imparato a non respingersi, a coccolarsi, ad amarsi per quella che è.
Sono io, questo insieme di emozioni tzigane che ti danza a piedi nudi sul petto quando vorresti dormire.
Quella che vive di musica, ma non sa suonare nemmeno il campanello di casa come una donna che si chiede perdono, ma nessuno le apre la porta"...
Sono io, quella che si avvicina circospetta perché randagia, bastonata e spaventata...e se la respingi chiede scusa, annusa l'aria e resta acciambellata più in la per sempre.
Io, logorroica con i pochi che non ne riconoscono l'eccezione, io, muta con i più che invece vorrebbero parlare con me.
Sono poesia e risate avvolte in un turbine di scomodi ricci indomabili.
Sono quella che ha imparato a non respingersi, a coccolarsi, ad amarsi per quella che è.
Sono io, questo insieme di emozioni tzigane che ti danza a piedi nudi sul petto quando vorresti dormire.
Quella che vive di musica, ma non sa suonare nemmeno il campanello di casa come una donna che si chiede perdono, ma nessuno le apre la porta"...
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