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venerdì 26 agosto 2016

FIGLI DEI FIGLI

Uscite, ragazze e ragazzi. Abbracciatevi e fate figli, se volete farlo.
Non guardate la nostra generazione e fate di testa vostra!
Siate migliori di noi; non guardate i Peter Pan brizzolati e le nonne libertine.
Non voltatevi a guardare gli uomini beta al guinzaglio e le loro compagne che, nonostante li abbiano spinti al cambiamento, adesso rimpiangono gli uomini veri. E intanto rubano loro il respiro, li e "si" tradiscono perché ormai prosciugate/i da dignità e coraggio, mentre il seducente gioco dei ruoli si spezza.
Fate voi.
Fate come volete, come sentite di fare, ma FATE.
AGITE.
Pulite la casa del mondo che vi abbiamo sporcato e rimetteteci in linea con l'universo.
Riscoprite il brivido di donarvi incondizionatamente e solo per amore verso voi stessi e per l'altro.
Imparate ad abbandonare i lutti del passato per un'infanzia passata a fare da cuscino tra la nonna che cucina e la mamma che sparisce. Tra il nonno che insegna e il papà che bestemmia.
Lasciate perdere la politica, filtrate bene la religione e fatevene una vostra.
Inventatevi un mondo diverso da lasciare ai vostri eredi.
Molti di noi ci hanno provato, in buona fede. Altri, i più, sono stati a guardare criticando e gettando benzina sul fuoco; come Nerone, son rimasti a sedere, suonando la cetra.
Ma tra voi scorgo persone nuove, motivate e cresciute in gestione autonoma. Perché quando devi rifarti il letto da solo a quattro anni e non hai un padre che ti insegni a raderti o come approcciare con una ragazza, non lo trovi giusto
Perché quando hai la febbre e mamma esce con le amiche perché deve ''prendersi i propri spazi'', ti sentivi abbandonato.
Perché quando le famiglie sono allargate, tanto allargate, troppo allargate, così allargate che ci si affoga dentro e ci si perde, ti senti un pirla di nessuno che si guarda intorno smarrito tra regali e fiocchi rossi, a Natale non sai più chi sei, cosa vuoi e quali sono le tue radici.
Uscite, ragazze e ragazzi. Urlate e fate casino, se vi va.
Fatevi ascoltare. Costruite barricate, se necessario. Anche Pertini e Martin Luther King lo hanno detto nonostante il pacifismo che ne formava l'essenza. Se serve, ora tocca a voi.
Voi, che farete una scuola migliore e democratica. Voi, che sconfiggerete le lobbies farmaceutiche e quindi il cancro. Voi, che deciderete di non tentare di arrivare su Marte perché avrete guarito la terra e di andare su Marte a rovinare anche quello, non ci pensate nemmeno.
Voi, che in famiglia sopporterete di più e non volerete via al primo orlo di gonna e che godrete dei figli come i nostri padri hanno fatto di noi, ma noi non abbiamo mai fatto con voi.
E se vi giudicano per un tatuaggio, un murales che pretende attenzione, non fateci caso.
Noi abbiamo avuto la nostra vita e abbiamo fatto i nostri errori; siamo figli del benessere, a noi è mancato poco o niente. Nessuna guerra, nessuna fame.
Noi avremmo potuto essere felici, ma in fondo, il mondo è una grande famiglia e in questa casa, per cinquant'anni, il benessere raggiunto ha generati figli viziati, nonne in minigonna e brizzolati Peter Pan.
Perdoniamoci per i nostri errori, ma non tramandiamoli ai nostri figli attraverso consigli a nostra misura.
Cadere fa crescere e i genitori spazzaneve chiudono le porte di casa, cercando di spalare.

In certi casi, il silenzio è d'oro.


Donatella piras

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