Ho danzato con te per dieci volte
distesa lungo il tuo fianco sinistro
dove è giusto che il mio corpo giaccia.
Ho parlato con te per cento volte
appesa al tuo respiro lieve
come il giaggiolo appende agli sguardi
ho inalato di te, per mille volte
senza spegnere la luce, né la voce
con le dita intrecciate a lungo
e chiederò di te, infinite volte
con le parole, con il respiro e il silenzio
con il dolore e le risate lievi
Con il mio corpo che giace
a denti stretti, a cuori aperti
senza spegnere la luce
con le dita intrecciate
nel dolore e nel respiro,
io
mi piego su di te
e quando, disilluso
mi chiedi perché,
abbasso gli occhi
e non ti so rispondere.
Donatella Piras
Nessun commento:
Posta un commento